Le bambine di solito non salgono così in alto, Alice Butaud
Le bambine di solito non salgono così in alto, Alice Butaud
«E la tua coda di cavallo è davvero formidabile!» dice nel tentativo di rifarsi.
«Non è una coda di cavallo, pollo! È una fontana. Le parole hanno un senso. Mia madre dice che se continuiamo a usare le parole a caso, queste finiranno per vendicarsi.»
La visione di un’orda di parole inferocite e armate fino ai denti, pronte a fargli la pelle, si presenta alla mente di Timoti.
«E come si vendicherebbero? Ci si accumuleranno in gola fino a soffocarci?»
«Peggio! Dimenticheremo il loro significato e niente avrà più senso. Quando le parole sono vaghe, si contamina la testa. Sarà come un virus. Le persone non si capiranno più. Oggi ancora non ce ne accorgiamo, ma a poco a poco ci saranno sempre più malintesi. E i malintesi dove portano?» chiede quella che è ormai la bambina con la fontana.
«Non lo so.»
«Alla guerra!»
«Tua madre esagera un po’, no?»
Timoti porta il nome di uno shampoo, scrive poesie e vive solo con il padre che non risponde mai alle sue domande. I due utilizzano una sorta di codice segreto per comunicare e sembrano vivere fuori dal mondo, finché una mattina d’estate una stravagante ragazzina appare alla finestra di Timoti. Ma chi è questa sconosciuta che ama arrampicarsi sugli alberi e che gli dà appuntamento a mezzanotte?
L’incontro – che si rivelerà nient’affatto casuale – tra Diane, intrepida, fantasiosa, autoritaria, e Timoti, timoroso, gentile e un po’ saccente, è esplosivo. Con un misto di ingenuità e maturità che li contraddistingue in modo diverso, i due piccoli protagonisti partono per una fantastica avventura che riserverà molte sorprese.
8+ anni