Prime letture in autonomia

Prime letture in autonomia

Continuiamo la serie:

✨Buoni motivi per iniziare/continuare a leggere ad alta voce ai nostri figli✨

Oggi ci soffermiamo sull’apprendimento della lettura 📖

Mem Fox, l’autrice del libro Baby prodigio sostiene che “I bambini che si sono sempre divertiti con bellissimi racconti hanno un atteggiamento gioioso verso l’apprendimento della lettura”.

Concordiamo tutti che imparare a leggere è un compito difficile, impegnativo, a volte demoralizzante, a cui è necessario offrire un costante supporto motivazionale. E non c’è motivazione migliore di quella che deriva dal sapere che la lettura è fonte di piacere genuino.

Imparare a leggere non deve diventare una gara di sprint dove confrontare chi ha imparato a leggere prima, piuttosto è una maratona dove l’importante è trasmettere il concetto che leggere si fa per piacere, per assicurarci che i nostri figli continueranno a farlo per tutta la vita (life long learning).

Per un tempo più lungo di quanto comunemente si crede, i giovani lettori sono vulnerabili, a rischio di perdere l’interesso verso la lettura. Leggono lentamente, parola per parola e difficilmente riescono a decifrare il significato del testo letto.

Le prime letture sono di solito fin troppo semplici e hanno il puro scopo di dare confidenza ai bimbi per continuare ad acquisire le competenze di lettura. In questo periodo però, è essenziale che noi adulti continuiamo a leggere loro storie adatte al loro livello emotivo e intellettuale, nutrendo così il loro interesse verso i libri.

Come sosteneva Rita Valentino Merletti, “A 10 anni, un romanzo come Lo Hobbit può spaventare sia per la mole che per il contenuto, ma può rappresentare un’esperienza indimenticabile se letto ad alta voce da un adulto” con cui interagire e discutere sul messaggio che l’autore ha voluto trasmettere attraverso la storia.

Quindi continuiamo a leggere ai nostri figli mentre stanno imparando a leggere in autonomia ma anche dopo che hanno acquisito questa importante abilità.

Durante l’adolescenza, l’abitudine della lettura condivisa può essere un’alternativa sana a fasi come l’ossessione per un certo tipo di musica, tendenza della moda & co. che non sono altro che desiderio di continua esplorazione e scoperta.

Dopo aver studiato e letto diversi libri su questo tema, sentito diverse opinioni e creato la mia, mi sono resa conto dell’importanza di questo argomento.

Questa è una fase CRUCIALE nel rapporto con i libri, il momento in cui i bambini iniziano a decifrare da soli il significato di quelle formichine che si trovano sulle pagine dei libri meravigliosamente illustrati e che, per loro, non hanno alcun senso di esistere. Possono tranquillamente farne a meno. A volte li infastidiscono anche perché magari invadono le illustrazioni, ma i genitori sostengono che servono a loro per leggere ad alta voce sempre le stesse parole, che i bimbi seguono attentamente per assicurarsi che il racconto sia SEMPRE LO STESSO (bisogno di sicurezza e anticipazione soddisfatto).

Adesso mettetevi nei panni di quei bimbi che hanno ammirato per ANNI le illustrazioni dei libri e la voce narrativa dei genitori/nonni/zii che li accompagnava e che di punto in bianco DEVONO imparare le lettere, le sillabe, creare le parole, le frasi, fare attenzione alla punteggiatura, capire il senso della frase e ricordarsi di metterla in relazione con le altre frasi lette precedentemente. Magari frasi semplici e stupide che non dicono nulla, scritte per il puro motivo di insegnare a leggere ai bambini. Che tristezza infinita...

Che rabbia quando si fa fatica, come per qualsiasi cosa nuova, a decifrare il significato di quei simboli sulle pagine, quasi quasi ce la prendiamo con quel stupido libro che non ha le illustrazioni ma solo testo. Che roba è?? (Adesso è il momento di leggere a loro “STUPIDO LIBRO” di Sergio Ruggier, edito da Topipittori).

Tantissima FRUSTRAZIONE per i bambini che prima adoravano i libri. Chissà quanta frustrazione provano i bambini che entrano in contatto con i libri adesso, per la prima volta, in questo modo... E allora, che cosa possiamo fare noi come genitori per aiutare questi piccoli lettori durante una fase così difficile?

Innanzitutto, continuiamo a leggere a loro ad alta voce sempre e comunque 🌈:

Letture adatte alla loro capacità di comprensione ed emotiva (come "Jip e Janneke", per esempio, che poi andremo a leggere INSIEME a loro perché il testo ci aiuta in questo).

Letture coinvolgenti come “Dov’è finito il libro” di Telma Guimaraes e Jana Glatt, edito da Fatatrac, dove facciamo un gioco di cerca e trova e alla fine proviamo a leggere anche qualche riga di testo che ci ripropone tutti gli oggetti trovati prima.

Letture divertenti come “Il libro senza figure” scritto da B. J. Novak (sì, lo stagista della serie TV americana The Office 😱). Se non lo conoscete, vi lascio il link a YouTube dove viene letto da Alessia Canducci, che spettacolo!!!

Fumetti che ci invogliano a leggere da soli perché tanto è facile. Propongo “Reginald e Tina” di Mo Willems, casa editrice il Castoro, ma anche la serie “Fox + Chick” di Sergio Ruzzier, casa editrice Topipittori.

I loro albi illustrati con le storie e quindi il testo che già conoscono bene e adesso si impegnano a leggerlo anche loro. Magari in stampatello maiuscolo come gli albi di Beatrice AlemagnaI cinque malfatti”, oppure minuscolo con “Puzza e verdura” di Cristina Marsi, Gallucci.

E contemporaneamente proponiamo dei libri BELLI, ma proprio belli, che ti viene voglia di imparare a leggere quando li hai tra le mani. Completamente diversi dai libri scolastici, il nostro ruolo da genitori è accompagnare i bambini e rinforzare l’idea che imparare a leggere, sì, è impegnativo, ma vale la pena farlo perché poi le storie che leggiamo ci danno PIACERE.

Ora, detto questo, dopo aver analizzato TUTTE le proposte che le case editrici offrono nella sezione prime letture, ho scelto i libri della casa editrice SINNOS per iniziare. Riccamente illustrati e in stampatello maiuscolo, con una font ad alta leggibilità studiata appositamente per facilitare i percorsi di lettura e l’acquisizione della capacità di lettura, sono semplicemente perfetti da proporre ai nostri figli come prime letture da fare con noi a casa, per il puro piacere di farlo.

Dopo aver finito i libri della collana PRIME LETTURE (e quindi "Rolando l’elefante" e le sue fantastiche avventure), passiamo alla collana LEGGIMI!, con storie più lunghe stampate su carta color avorio per non faticare la vista. Con un’attenzione all’impaginazione, testo allineato a bandiera e suddivisione in paragrafi che garantisce un impaginato arioso e sottolinea i cambi di soggetto e le svolte narrative.

Sono troppo stanchi e non hanno più voglia di leggere da soli dopo aver finito i compiti? Fa niente, leggiamo noi per loro ANCHE questi titoli di Sinnos, che, d’accordo, sono studiati per bambini DSA e lettori pigri, ma vanno benissimo per tutti i neopatentati lettori per invogliarci a leggere perché è più facile e piacevole.

Sentiamo il bisogno di cambiare casa editrice per variare? Andiamo sul sicuro con la casa editrice Biancoenero, anche loro attenti al progetto alta leggibilità per avvicinare ai libri tutti i ragazzi/e. Non perdete “La rapina del secolo” di Davide Cali.

Un’altra ancora? Beisler editore con la collana Leggo già, da non perdere “Le avventure di Lester e Bob” di Ole Könnecke (lo adoro).

Poi passiamo a Superbaba, che è la collana dedicata alle prime letture della splendida casa editrice Babalibri. Tutti i loro libri sono da leggere, ma non perdetevi “La strega e il cestino misterioso” di Jean Leroy e Matthieu Maudet.

E finiamo con “Il grande Nate” di M. W. Shariat e Marc Simont, edito da Barbagianni, bellissima serie che sicuramente invoglierà i vostri nuovi lettori a leggere anche gli altri libri della serie. Ce ne sono parecchi, quindi yupeeee, ce l’abbiamo fatta a trasmettere il piacere per la lettura ANCHE autonoma ai nostri figli/e 💪

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