Leggere Roald Dahl, che piacere..

Leggere Roald Dahl, che piacere..

Leggere può essere faticoso per chi non ama questa attività però quando si diventa genitori ci si prova a migliorare in tutti gli ambiti, compresa la lettura perché vuoi che i tuoi figli diventino amanti della lettura e allora ti impegni a trovare dei libri che piacciano anche a te come genitore, che siano divertenti, non banali, che ti facciano pensare oltre gli schemi, con un finale sorprendente.

Finché i bimbi sono piccoli e si leggono gli albi illustrati non ci sono grossi problemi tanto il testo è breve, quindi anche se non ti piace leggere fai lo sforzo perché sai che non dura tanto. Cambia il discorso quando i bimbi crescono e vuoi nutrire in loro il piacere per la lettura quindi cerchi libri a capitoli ma che di nuovo, siano interessanti anche per te, insomma come i libri di Roald Dahl.

Le storie di Dahl sono piene di fantasia e originalità, stimolano l’immaginazione dei lettori di tutte le età, con trame insolite e personaggi eccentrici, sono un invito a pensare outside the box.

Poi hanno un modo unico di mescolare umorismo e avventura con uno stile narrativo leggero e accessibile, capace di catturare l’attenzione ai lettori di tutte le età. Nonostante il humor e lo stile giocoso, Dahl trasmette anche importanti lezioni di vita, valori come la gentilezza, il coraggio, l’amicizia e l’importanza di essere sé stessi sono sempre presenti nei suoi racconti.

Lo stile di scrittura è super coinvolgente, con un ritmo che tiene i lettori incollati alle pagine. Con i suoi personaggi ti puoi identificare facilmente e ti accompagnano per sempre, se avete letto Matilde e se vi dico che io sono come lei, avrete subito intuito che non provengo da una famiglia di lettori, tutt’altro, i miei genitori (sopratutto mia mamma 😅) non leggono per piacere, ho imparato a leggere da sola, non si sa come, all’età di 5 anni e da allora non sono mai a digiuno di libri..

Ma tornando a Dahl, Donatella Ziliotto diceva che “le storie di Dahl salvano dalla noia, dalla tristezza e dalle ingiustizie, tutti i bambini che le leggono”. Il Corriere della sera l’ha chiamato “il vero Anderson del novecento”. Niccolò Amaniti ed Emanuele Trevi dicono che “Dahl possiede il rarissimo dono di far scomparire al momento della lettura, tutto il mondo che sta attorno al lettore. Senza dargli inutili lezioni. E senza mai chiedergli di essere più intelligente di com’è.

Ma chi era Roald Dahl?

Roald Dahl nato nel 1916 era altissimo, quasi un gigante, i suoi genitori infatti venivano dalla Norvegia, la patria dei giganti e degli gnomi. Nato nel Galles, passò infanzia e giovinezza in Inghilterra, le sue esperienze scolastiche spesso dure influenzarono la sua scrittura.

Ai suoi 5 figli ha raccontato le storie prima di scriverle, il suo primo libro parlava degli incontri con i gremlins, folletti dispettosi. Naturalmente ha poi conosciuto molti giganti, tra i quali preferiva il Grande Gigante Gentile, il GGG. Che avesse una profonda conoscenza delle streghe lo si capisce leggendo il libro “Le streghe” appunto, che si sa, non sono sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa ma possono essere anche elegantissime e somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come riconoscerle? Vi darà una nonna ben intenzionata tutti gli indizi.

Che dire poi dei bambini ghiotti, viziati e schermi dipendenti? La pensava come noi nella “Fabbrica di cioccolato”, dove punisce pesantemente i genitori che non si preoccupano dell’educazione dei loro figli, il cui seguito, “Il grande ascensore di cristallo” ci fa conoscere i temibili Cnidi Vermicolosi che popolano lo spazio e la politica.

Ma la scatenata fantasia di Dahl non ci ha regalato solo individui perfidi e disgustosi come “Gli sporcelli”, in “Danny il campione del mondo” incontriamo anche simpatici scapestrati come Danny e il suo meraviglioso papà.

Questo articolo diventa un po’ lungo lo so, ma dobbiamo parlare anche dell’illustratore Sir Quentin Blake che con il suo stile così riconoscibile, ha iniziato la collaborazione con Dahl nel 1978, primo libro da lui illustrato è stato “The enormous crocodile”. La loro partnership si contraddistingue grazie alla perfetta compatibilità artistica, lo stile di disegno di Blake, caratterizzato da linee fluide, un senso di movimento e un umorismo visivo, si abbina perfettamente al tono narrativo di Dahl.

Le illustrazioni di Blake hanno contribuito a rendere le storie di Dahl ancora più accessibili e attraenti per i lettori giovani. I disegni aiutano a dare vita ai racconti, rendendo l'esperienza di lettura più coinvolgente e la presenza costante di Blake come illustratore ha creato una coerenza visiva nelle opere di Dahl, aiutando a consolidare l'immagine dei libri di Dahl nella mente del pubblico.

L'ultimo libro su cui hanno lavorato insieme fu "Agura Trat" nel 1990. Un libro perfetto da fare leggere in autonomia ai bimbi che si divertono con le prime letture, per il gioco del linguaggio in codice che si inventa il timido vicino in pensione per poter entrare in confidenza con la vedova dei suoi sogni che abita al piano di sotto e che è molto affezionata alla sua tartaruga (aguratrat al rovescio).

Blake non aveva idea che la morte del suo amico fosse imminente mentre completavano il progetto. Erano diventati grandi amici, con Dahl che descriveva Blake come il "miglior illustratore di libri per bambini al mondo". Purtroppo, appena due mesi dopo aver finito "Agura Trat", Dahl morì all'età di 74 anni a causa di una rara forma di cancro del sangue.

Per chiudere in bellezza vi lascio un frammento in inglese del libro “I minipin”:

Watch with glittering eyes the whole world around you because the greatest secrets are always hidden in the most unlikely places.

Adoro come si rivolge direttamente e precisamente ai bambini, con messaggi molto profondi, questo è Roald Dahl, l’autore che vogliamo fare conoscere ai nostri bambini.

Mi chiederete con quale libro iniziare e io mi trovo sempre in difficoltà perché l’età è soggettiva e ci sono tanti altri aspetti importanti da considerare però per farvi qualche esempio: ho letto con Davide (4 anni) Furbo il signor Volpe e i Minipin e li abbiamo apprezzati tanto.. non vedo l’ora di leggergli Danny il campione del mondo per questa bellissima relazione che hanno padre e figlio ma anche Gli sporcelli, chissà quante risate si farà.  I suoi titoli generalmente vengono suggeriti per bimbi a partire dai 7/8+ anni e se avete bimbi di questa età sicuramente apprezzeranno il gioco delle parole al rovescio in “Augura trat” oppure in “Il vicario, cari voi”. Con bimbi più grandi potete leggere anche Le streghe, il GGG e Matilda dove vedremo questa bambina prodigio abbandonata dai genitori nelle mani della direttrice Spezzindue che la mette in grande difficoltà, però con intelligenza è un po’ di magia, riesce a sconfiggerla, la rivincita dei deboli contro l’ottusità, la prepotenza e la cattiveria.

Spero questo articolo vi sia stato utile e vi abbia ispirato a leggere/rileggere Dahl insieme ai vostri figli/e, io passo e chiudo, vi saluto con la perenne fame di storie.

Daniela

Mamma Mangia Libri

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1 commento

Ho trovato molto interessante questo articolo per proporre Dahl ai miei bambini di 6 e 4 anni, cominceremo anche noi con Furbo il signor Volpe. Sono entusiasta di questa nuova fase di “lettura” con i miei figli. Grazie!

Anna Leone

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