Vorrei chiudere l’argomento fiabe menzionando anche l’approccio più moderno, tanto in uso nei nostri tempi, del giocare con le fiabe.
Questi giochi presuppongono una conoscenza dell’originale per poter essere compresi in quanto parodie o riscritture, quindi resta valido tutto quello che ci siamo detti negli articoli precedenti e non è d’obbligo usare questi giochi o testi se non ce la sentiamo, ci sono tanti altri libri che non usano i personaggi delle fiabe e quindi possiamo proprio farne a meno delle fiabe reinterpretate.
Tuttavia trovo che sia bello giocare a sbagliare le storie come ci invita a fare Gianni Rodari, nella Grammatica della fantasia, facendo attenzione alla reazione dei bambini come lui stesso ci suggerisce:
“È un gioco più serio di quanto non sembri a prima vista. Ma bisogna giocarlo al momento giusto. I bambini, quanto a storie, sono abbastanza a lungo conservatori. Le vogliono riascoltare con le stesse parole della prima volta, per il piacere di riconoscerle, di impararle da cima a fondo nella giusta sequenza, di riprovare le emozioni del primo incontro, nello stesso ordine: sorpresa, paura, gratificazione. Essi hanno bisogno di ordine e di rassicurazione: il mondo non deve allontanarsi troppo bruscamente dai binari sui quali, con tanta fatica, lo vanno avviando. Può dunque darsi che sulle prime il gioco di sbagliare le storie li irriti, perché li fa sentire in pericolo. All’apparizione del lupo sono preparati: l’apparizione del nuovo li inquieta, perché non sanno se sarà amico o nemico.”
Anche Bruno Munari gioca con le fiabe e ne allarga gli orizzonti creando personaggi e storie nuove. I suoi Cappuccetto verde, Cappuccetto giallo e Cappuccetto bianco li troviamo pubblicati dalla casa editrice Corraini.
Nella casa editrice Babalibri troviamo l’autore Mario Ramos a cui piace giocare tanto con le fiabe, in “Attenzione, passaggio fiabe!” troviamo cappuccetto rosso in bici che incontra la famiglia di orsi dei Riccioli d’oro, i tre porcellini; in un altro suo libro “Sono io il più forte” il protagonista è il lupo che impara una lezione di umiltà ma anche qui vengono richiamati altri personaggi delle fiabe come Biancaneve e i sette nani, se ci piace possiamo continuare con “Sono io il più bello” , “Il più furbo”, Babalibri propone anche giochi da tavolo ispirati dai suoi libri.
Un altro albo illustrato dove vengono mischiate le fiabe e riportate nei nostri tempi è “Nel bosco” di Anthony Brown edito da Kalandraka, è il destino di cappuccetto rosso vissuto da un bambino che si alza e non trova il papà a casa, la mamma gli affida una commissione da fare in attesa che papà torni, cioè portare una torta alla nonna malata che abita ai margini del bosco. Per tornare il prima possibile a casa ad aspettare il papà decide di prendere la scorciatoia per il bosco dove incontra molti personaggi delle fiabe, tanti si intravedono soltanto tra gli alberi spinosi, il lettore si divertirà nel riconoscerli. Sempre di Anthony Brown, uno dei più grandi illustratori contemporanei, vi segnalo “Hansel e Gretel” nella casa Camelozampa, scrive la rivista Parents a proposito di questo titolo: “Tra le reinterpretazioni più emozionanti di una fiaba che siano mai state realizzate”.
Se volete un’interpretazione professionale ma anche ironica delle fiabe vi propongo Steven Guarnaccia che reinterpreta I tre porcellini, Riccioli d’oro, Cenerentola attraverso gli occhi dell’architetto designer ambientate fra le case di grandi architetti del Novecento, casa editrice Corraini.
E se abbiamo menzionato i tre porcellini dovete assolutamente leggere l’interpretazione dell’autore David Wiesner, casa editrice a orecchio acerbo, qui il lupo che soffia e sbuffa fa saltare il primo maiale fuori non solo dalla casa, ma anche dalla storia. Varcare questo limite segna un punto di non ritorno: se da un lato la fiaba va avanti come sempre, dall'altra i suoi protagonisti attraversano altri libri, altri disegni, incontrano altri personaggi e costituiscono pagina dopo pagina una banda di amici che condividono il gusto per la scoperta, per la libertà e anche, a fine giornata, per quattro mura e un tetto. David Wiesner non smentisce la sua inventiva nel costruire un'opera di alta ingegneria narrativa, qui una vera e propria pinacoteca di stili.
Mi fermo qui anche se potrei andare avanti ancora perché come avrete intuito anche a me piace giocare con le fiabe, smontare, dare nuovi destini ai personaggi, ridicolizzarli, dopo aver ben interiorizzato il messaggio della fiaba tradizionale.
A presto con i titoli per la buonanotte 🤗🌙