Conseguenze dell’esposizione agli schermi e alternative - la nostra esperienza

Conseguenze dell’esposizione agli schermi e alternative - la nostra esperienza

In qualità di mamma e adesso titolare di una libreria indipendente a Lecco sul lago di Como, ho fatto molte ricerche sugli effetti del tempo trascorso davanti agli schermi nei bambini e ragazzi.

Qui sotto 4 libri che vi consiglio su questo argomento che partono sempre dallo sviluppo cerebrale e da come gli schermi influiscono su questo sviluppo:

  1. Bambini digitali di Mena Senatore
  2. Le tecnologie digitali in famiglia” di Mario Valle, per un approccio Montessori 
  3. Crescere nell’era digitale” di Giorgio Capellani, approccio steineriano 
  4. "Reset Your Child's Brain", in inglese, il libro della dottoressa Victoria Dunckley.

Ci sono fior fior di articoli scientifici su questo tema e grazie al cielo sempre più divulgazione quindi non sto qui a tediarvi sul perché l’esposizione costante e prolungata agli schermi ha un effetto negativo sui bambini e ragazzi, lo sappiamo tutti, abbiamo visto come questi dispositivi creano dipendenza in noi adulti, con un cervello completamente sviluppato (si spera) figuriamoci nei bambini e ragazzi che sono così facilmente influenzabili e vittime della stimolazione artificiale che propongono gli schermi.

Quindi che fare?

Vi racconto la nostra esperienza perché più degli articoli scientifici, secondo me, abbiamo bisogno di esempi di casi reali.

Con il nostro primo figlio, 4 anni fa, abbiamo sottovalutato gli effetti che hanno gli schermi a breve e lungo termine sui bambini, non eravamo molto informati e quindi usavamo spesso il cellulare per distrarre Davide durante i viaggi in macchina, durante i pasti, perché mangiava poco e “almeno così mangia..”, oppure quando dovevamo sbrigare delle cose e non potevamo intrattenerlo in prima persona usavamo il telefono come baby sitter con il risultato che dipendeva da questo tipo di intrattenimento e più guardava i cartoni, più voleva guardarli con tanto di crisi di rabbia quando gli prendevamo il telefono.

Io iniziavo a preoccuparmi e a informarmi sempre di più su come gestire la situazione e più di un anno fa abbiamo deciso di limitarne il tempo dei cartoni animati (per fortuna non abbiamo introdotto nessun gioco interattivo che provoca dipendenze ancora più forti). Ci siamo liberati della televisione in casa, così l’occhio non vede, cuore non duole 😄 tablet non abbiamo quindi poteva guardare i cartoni solo sul cellulare e solo durante i pasti.. perché non mangiava altrimenti remember?🙃 o almeno così pensavamo…

Ho preso la decisione di togliere i cartoni durante i pasti e spostare questo momento dopo pranzo o cena con tanto di disapprovazione da parte di mio figlio che si rifiutava di mangiare e anche di guardare i cartoni in soggiorno e non più in cucina dove era abituato. Questo rifiuto è durato poco perché la fame è sovrana e quindi dopo pochi giorni mi ha detto lui “sai mamma che io non guardo più i cartoni?” Ah sì? 😄

E da allora saranno passati più di 5/6 mesi che non li guarda veramente più e non li richiede più… per noi questo approccio step by step del limitarne l’uso ha funzionato, meravigliosamente e ovviamente con altre accortezze del tipo: neanche noi non usiamo gli schermi per intrattenimento nella sua presenza. Se li usiamo sa che lo facciamo per motivi di lavoro o perché dobbiamo parlare con qualcuno.

Abbiamo messo a disposizione giochi e attività che stimolano la sua curiosità e voglia di essere sempre in movimento, passiamo tanto tempo all’aperto, l’antidoto allo schermo è la natura, simple as that.

Se gli schermi sovrastimolano il sistema nervoso con i colori vividi e i rapidi cambiamenti, sovraccaricando il sistema visivo dei bambini, con l’effetto che diventa difficile per loro concentrarsi e prestare attenzione; la natura d’altro canto calma e aiuta a ritrovare sé stessi, con molte parti sciolte come bastoni e foglie, stimola la mente dei bambini senza agitarli. Queste parti sciolte le portiamo anche a casa e le abbiniamo agli articoli Grapat che usiamo ogni santo giorno in mille modi.

Altri giochi che usa tanto in casa sono le tavole magnetiche Magna Tiles, che abbinate ai giocattoli destrutturati Grapat e ai veli in seta di Sarah Silks danno il via alla fantasia per creare mini mondi per gli animali in legno Holztiger. Gioca a travestirsi sempre con gli articoli Sarah Silks, corona, mantello, spada etc.

Ci siamo ispirati dalle attività che fa all’asilo che segue la pedagogia Waldorf e quindi ha sempre a disposizioni i colori a cera Stockmar per disegnare ma anche la cera modellabile con l’effetto calmante e sorprendente di vedere cosa posso creare con le mie mani.

E poi i libri ovviamente.. libri interattivi e illustrati che si gode anche in autonomia, raccolte di storie con sempre meno illustrazioni che gli leggo per motivarlo a fare lo sforzo di creare lui immagini mentali per i personaggi e non assistere solo come spettatore alle illustrazioni proposte nei libri. Fiabe adatte per la sua età, raccontate senza l’aiuto del libro ma anche fiabe illustrate, mi piacciono i libri di fiabe della casa editrice Edilibri con illustrazioni ad acquerello meravigliose.

Tutti questi libri e giochi vi aspettano ovviamente nella nostra libreria a Lecco, periodicamente proponiamo letture ad alta voce e laboratori che quindi sono una bella occasione per intrattenere i nostri bimbi e per noi che incontriamo altre famiglie che si preoccupano dell’educazione dei loro figli/e. 

Queste sono le attività più gettonate ma c’è da dire che ultimamente proviamo ad intrattenerli sempre meno e dare a loro la possibilità di trovare metodi per sconfiggere la noia che è una buona occasions per mettere al lavoro il loro lato creativo e intraprendente: mi annoio? Troverò qualcosa da fare. 

Quando si è in 2 è più difficile annoiarsi quindi sicuramente la presenza di amici o della sua sorella lo aiuta ad intrattenersi durante la giornata, anche se a volte questo vuol dire litigare, sapere anche ritrovare la pace e quindi affrontare e risolvere conflitti è molto importante.

Mi sono ispirata tanto dal ritmo che ricevono all’asilo per creare il nostro ritmo quotidiano, semplice, prevedibile, poco stimolante perché non ne hanno bisogno di troppi stimoli quando sono piccoli, le attività sono calme e pensate intorno all’orario del pasto e del riposo.

Ho capito che una vita lenta fa bene a lui e anche a noi per sperimentare il valore di essere presenti e radicati, ho notato che la sua capacità di concentrazione e attenzione, ascolto è aumentata, i comportamenti oppositivi continuano ad esserci perché lui è comunque un bambino in piena fase di affermazione ma le scene di rabbia folle come quando gli si toglievo lo schermo, non si sono più viste.

Questa è la nostra esperienza felice, fortunata la sorellina che non è mai stata esposta agli schermi e non li cerca assolutamente, per adesso sono piccoli entrambi, 4 e 1 anno e quindi è “facile” tenerli lontani dagli schermi anche perché frequentiamo famiglie che la pensano come noi. In futuro il mio desiderio è di educare all’uso della tecnologia di modo che siamo noi ad usare lei e non viceversa quindi magari più in là, introdurremo una serata cinema, a casa, comprando un mini videoproiettore e quindi occasionalmente guardare documentari o bei film addatti ai bambini.

Quando avrà bisogno di usare la tecnologia per la scuola o per apprendere cose che non troviamo nei libri, potrà usarla con delle regole riguardo il quanto e il cosa. Non ho intenzione di comprarli un telefono personale finché compiono 17 anni 😄 così hanno un anno di tempo per usarlo sotto la nostra sorveglianza (dopo i 18 anni vanno via di casa e il nostro “lavoro” è finito, vero? 🤣) e quindi potremo vedere se tutto questo sistema ha funzionato o se hanno ancora bisogno della nostra guida per usare questi dispositivi con moderazione.

Faccio attenzione anche a non trasmettere a loro il messaggio che la tecnologia è il male o robe del genere perché ovviamente non è così, come in tutto, è l’uso che facciamo della tecnologia che la può trasformare in una cosa buona o meno.

Spero questo articolo vi sia stato d’aiuto, non so qui come attivare la sezione commenti quindi lo ripubblico anche nei nostri canali whatsapp e Telegram per iniziare una conversazione lì e aiutarci a vicenda in questa situazione che tocca da vicino tutte le famiglie con bambini e ragazzi. A breve avremo ospite in libreria una dottoressa che terrà una conferenza su questo tema e che quindi ci parlerà in dettaglio degli effetti che hanno gli schermi dal punto di vista fisico, psichico e spirituale perché è un medico antroposofo, intanto vi saluto e tifo per voi/noi. 

Con affetto,

Daniela

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