Andiamo a scoprire come mai per i bambini che seguono la pedagogia Waldorf questa affermazione non è valida e perché è utile fare piacere il disegno ai bambini.
Partiamo dal concetto che disegnare è un mezzo per esprimere la creatività artistica dei bambini e che dobbiamo lasciare la libertà che questa creatività prendi forma su un foglio bianco, senza contorni da riempire, senza l’ansia di una performance precisa che poi va anche descritta all’adulto, ma per il semplice piacere di osservare i colori prendere vita.
Ricordate di portare pazienza perché i bambini hanno bisogno di tempo per esplorare il disegno ma fidatevi, il disegno è uno strumento che li aiuta a sviluppare una connessione interiore con se stessi, li aiuta a radicarsi e a stabilizzarsi.
Inoltre, disegnare permette ai bambini di rilasciare tensioni ed emozioni e diventa quindi un mezzo straordinario per esprimere i sentimenti che hanno dentro. È attraverso questo processo creativo che i bambini possono anche liberarsi delle emozioni che hanno trattenuto.
È molto importante anche il tipo di colore che viene offerto al bambino, nelle scuole Waldorf i bambini usano inizialmente i mattoncini a cera che con la loro morbidezza e tratto largo, incoraggiano il disegno su larga scala, permettendo al bambino di concentrarsi più sul piacere del colore che sull'oggetto da disegnare.
Il bambino si rilassa interiormente se invece del “cosa devo disegnare” pensa al “guarda che bello questo colore, chissà cosa verrà fuori”?
Inoltre, l'uso dei colori a cera consente di scoprire autonomamente i colori primari e secondari (ad esempio, che il giallo e il blu mescolati creano il verde), un'esperienza estremamente stimolante per un bambino.
Dal mattoncino si passa al pastello lungo sempre con una punta abbastanza larga per poter continuare a sperimentare artisticamente il colore e piano piano avvicinarsi alle forme, quando il bambino si sentirà pronto.
Le forme o i contorni, nelle scuole Waldorf, vengono dopo, perché si ritiene che i contorni sono un’astrazione, qualcosa che non esiste in natura, una rappresentazione intellettuale, di concetto, qualcosa che alimenta il lato intellettivo dell’essere umano, non il lato artistico.
Un altro motivo per cui la punta non è adatta per il disegno del bambino è che, sempre secondo la pedagogia steineriana, l’uso della matita appuntita o della penna “contribuisce” a forgiare il pensiero, allena il ragionamento strutturato in forma di pensiero, in qualche modo forza il bambino ad uscire dall’elemento sognante della superficie materica e lo introduce alla linea, alla scrittura, al pensiero adulto.
Le scuole che seguono la pedagogia Waldorf sono molto attente a non proporre prematuramente al bambino alcuna forma di stimolazione alla razionalità proprio per non sprecare quel potenziale creativo che è attivo in prevalenza nei primi anni di vita e che va assottigliandosi sempre di più man mano che si procede verso l’età adulta.
Questa abilità di creare dal nulla, basandosi unicamente sul proprio universo interiore, se coltivata e liberamente espressa nei primi anni di vita, senza essere soffocata da elementi tipici dell'età adulta come le scelte razionali, il giudizio e il pensiero critico, può svilupparsi in una forma speciale di curiosità verso il mondo e in una capacità inventiva che ci accompagnerà per tutta la vita, rendendoci persone più critiche e libere.
Riassumendo, provate a proporre ai vostri figli prima i mattoncini a cera Stockmar, vi dureranno una vita.. mettete a disposizione un foglio bianco e lasciate fare a loro.
Se vogliono usare lo spigolo lo possono fare però fategli vedere anche come usare i lati del mattoncino per riempire di colore una superficie più ampia, possono colorare aggiungendo strati spessi e ottenere effetti molto interessanti e successivamente con lo spigolo possono creare delle forme sui fogli.
Quando vi sentite pronti, potete passare ai pastelli/matite e continuare a riempire tutto il foglio con questi bei colori ma vi potete esercitare anche piano piano nel disegno.
Vi ricordo che abbiamo anche un libro dove sempre in ottica Waldorf ci viene insegnato come interpretare i disegni dei bambini, lo trovate nella nostra libreria e qui sul sito, si intitola “Dallo scarabocchio all’autobiografia” di Bruna Baldassare.
Quando iniziare? Di solito a partire da 1 anno/18 mesi e fino ai 100+ anni 😄 leggendo il libro che vi ho proposto qui sopra scoprirete come il disegno ci unisce come umanità perché indipendentemente dalla cultura o il posto nel mondo dove si trovano i bambini, tutti seguiamo le stesse fasi del disegno, dalla scoperta del colore alla scoperta della forma.
In un altro articolo andremo ad approfondire le fasi del disegno per ogni età, per adesso è tutto, sono curiosa di sapere cosa ne pensate di questa visione sul disegno che ci propone la pedagogia steineriana, fatemi sapere 🤗
A presto,
Daniela